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Dante Alighieri: un 'mostro sacro' della cultura italiana, il padre della nostra letteratura e secondo Harold Bloom ("The Western Canon", 1994), uno dei due più grandi scrittori di tutti i tempi (insieme a Shakespeare). Ma anche un testo, la "Commedia", che a sette secoli dalla sua pubblicazione è diventato quasi inintelligibile per un pubblico che sembra condannato al riciclaggio semplificato, semplificante, perfino semplicistico: nell'era di Google, Youtube, Wikipedia, Facebook e Twitter il capolavoro dantesco sembrerebbe destinato ad allontanarsi irrimediabilmente da chi non ha più davvero gli strumenti per comprenderlo e padroneggiarlo. Eppure, e al tempo stesso, è difficile non accorgersi che il capolavoro di Dante non è mai stato tanto discusso, citato, riscritto, declamato, o semplicemente delibato, quanto ai giorni nostri. "Dante pop. La Commedia nella letteratura e nella cultura popolare contemporanea" indaga su questa contraddizione vistosa, seppure in gran parte apparente, delineando un quadro completo della presenza di Dante e della Commedia nel mondo in cui viviamo.